
Il Friuli – Venezia Giulia è una regione italiana, a statuto speciale. Confina a nord con l’Austria, a est con la Slovenia, a sud con il Mare Adriatico e a ovest con il Veneto.
Le province sono Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste.
Il Friuli è abitato da 1.204.718 abitanti.
Il territorio si può suddividere in quattro fasce parallele a seconda del clima. La prima fascia è alpina e la seconda prealpina. La terza è una fascia collinare (alta circa 100 - 300 m) che attraversa la pianura.
Il clima può variare secondo la zona, in quella montuosa, di tipo alpino, ci sono inverni lunghi e rigidi ed estati non molto calde. La fascia costiera ha un clima temperato.
Il Friuli Venezia Giulia è considerata una regione molto piovosa, infatti, piove molto in montagna. Una caratteristica climatica è la bora, un forte vento proveniente da nord-est.
I fiumi sono l’Isonzo, il Livenza e il Tagliamento.
Alcuni monti sono: il Monte Coglians, che è alto 2.780 m; il Jof di Montasio, alto 2.754 m e la Cima dei Preti, che è alta 2.703m.
Il Mare Adriatico confina a sud con il Friuli –Venezia Giulia. In Friuli si coltiva solo in bassa pianura e si produce frumento, patate e barbabietole da zucchero. In collina si coltivano viti. Da queste numerose viti si producono pregiati vini e grappe di grande qualità.
Si allevano bovini e suini. Dai suini si ricava in modo artigianale il famoso prosciutto di San Daniele.
Oggi, nelle industrie, oltre all’industria pesante, si è sviluppata una piccola e media industria che produce elettrodomestici, tessuti, arredamenti e abbigliamento.
Il turismo è molto sviluppato nei centri di Lignano Sabbiadoro e Grado.
Alcuni monumenti sono il Castello di Miramare, la Basilica di Aquileia, La Piazza Unità di Italia e la chiesa di Santo Spirito.
Castello di Miramare, TriesteIl Castello di Miramare, eretto tra il 1855 e il 1860 per l'arciduca Massimiliano d'Asburgo, sorge su un promontorio a poca distanza da Trieste. Il maniero è una costruzione elaborata, circondata da 22 ettari di giardino all'italiana. Al suo interno si trovano raccolte di porcellane, armature, sculture, e opere d'arte che rendono il castello uno dei più interessanti esempi di residenza principesca in Italia. Nel 1986, un'area di mare e di costa, in prossimità del Castello, è stata dichiarata Riserva marina.
Basilica di AquileiaLa Basilica di Aquileia fu eretta per volere del patriarca Poppone (1021-1031) sul luogo di una basilica più antica (IV secolo), di cui conserva il vasto mosaico pavimentale. L'interno della chiesa venne ricostruito dopo il crollo del 1348 e decorato nel corso del Rinascimento. Il campanile, alto 73 metri, sorge sul sito di un'aula del IV secolo. La cripta custodisce affreschi del XII secolo.
Piazza Unità d'Italia, TriesteL'ex palazzo del Lloyd Triestino, oggi sede della Presidenza della Regione, si affaccia su Piazza Unità d'Italia, nel nucleo storico di Trieste.
L'imponente edificio fu costruito tra il 1880 e il 1883 come sede della celebre compagnia di navigazione triestina, che allora si chiamava Lloyd Austro-Ungarico di Navigazione a Vapore, e che stava conoscendo una notevole espansione.
Decorato sulla facciata da statue e gruppi allegorici raffiguranti il mare e la navigazione, il palazzo conserva al suo interno dipinti e mobili di particolare pregio.
Chiesa di Santo Spirito, Gorizia
La chiesetta di Santo Spirito si trova a Gorizia, di fronte al Castello. La piccola e suggestiva chiesa, in stile gotico, fu edificata nel 1398. Presenta la facciata in mattoni, con un elegante rosone, e il caratteristico protiro (l'arco che ripara il portale) privo di colonne di sostegno.
Negli ultimi anni gli animali selvatici sono diminuiti, sopravvivono ancora gruppi di cervi, caprioli, camosci, volpi e tassi. Tra gli uccelli vivono rapaci come falchi e poiane. Nelle grotte vivono pipistrelli.
Cucina tipica del Friuli
Il Friuli – Venezia Giulia è unica regione con una tradizione culinaria composita: a Trieste compaiono piatti come la costoletta alla viennese e il riso alla greca.
In Friuli la cucina è quella di una terra povera chiusa su se stessa.
Il primo piatto è quasi sempre la minestra, che può essere zuppa, minestra o minestrone.
E’ molto diffusa la polenta che si chiama “bisna” se condita con lardo e cipolla e “mesta” se cotta con acqua e latte.
Un’altra cosa tradizionale sono gli gnocchi di Trieste, grandi come palle da biliardo con all’interno una susina. Vengono serviti conditi con pane grattugiato rosolato nel burro, zucchero e cannella.
I piatti di carne sono soprattutto a base di maiale, pollame e selvaggina.
Lungo la costa numerosi sono i piatti di pesce di scoglio o di sabbia. Famoso è il brodetto di Grado, che utilizza una sola qualità di pesce.
Anche nei dolci influisce la tradizione. Dal Veneto arrivano le fritole, gustose frittelle, i crostoli, i busolai, simili a delle ciambelle. Un dolce triestino è il kotch che ha il gusto di arancia, limone e ciliegia.
Tradizioni del Friuli
In Friuli – Venezia Giulia ci sono molte tradizioni.
Una di queste e l’Orcolat (orco) che secondo la tradizione popolare è un mostruoso essere indicato come causa dei terremoti in Friuli. L’ orco è una figura ricorrente nei racconti dei vecchi. Dopo il 1976 è divenuto sinonimo del terremoto che colpì il Friuli in quell’anno.
La Sagra degli Osei, in italiano la Sagra degli Uccelli, è una fiera che si svolge annualmente a Sacile la prima domenica dopo Ferragosto, incentrata sull’esposizione e sul mercato di uccelli da canto. Ha raggiunto nel 2007 la 734° edizione: perciò è tra le più antiche sagre popolari d’Italia.
Alla Sagra degli Osei di agosto si accompagna la Fiera Primaverile degli Uccelli, organizzata annualmente dalla Associazione Pro Sacile che si svolge nel mese di aprile, la domenica dopo Pasqua.
Un’altra tradizione è schiraciule maraciule. Questo è un ballo tipico del Friuli – Venezia Giulia e risale a prima del 1700. La tradizione racconta che le streghe eseguissero questa danza per evocare la pioggia. A volte cantavano passando per i campi e spargevano acqua per far piovere. La musica che accompagna la danza, leggera e penetrante, era spesso eseguita da un clavicembalo o da un violino.
In Friuli c’è anche la “seima”, un tipico falò accompagnato da brindisi e cori che si svolge nel nord – est d’Italia e, sulla catasta di legna, si brucia il fantoccio della befana. Secondo i detti popolari in base alla direzione del vento si capirà come andrà il raccolto.